Ad un mese dall'inizio del conflitto in Ucraina, seguiamo tutti con apprensione quanto sta accadendo nel Paese, dove quasi 6 milioni e mezzo di persone hanno abbandonato le proprie case rimanendo nel Paese mentre più di 3 milioni e mezzo di persone hanno cercato riparo all'estero.
Di questi, la maggior parte si è per ora fermata nei Paesi limitrofi, a partire dalla Polonia, con una quota crescente ma ancora ridotta di arrivi in Italia.
La Moldova è uno dei Paesi che maggiormente sta ricevendo i profughi, sicuramente quello che attualmente ha un'incidenza maggiore rispetto alla popolazione moldava residente (più dell'11% ).
In questo piccolo Paese, grande una volta e mezza la Lombardia, dallo scoppio della guerra siamo in contatto con il nostro partner storico Missione Sociale Diaconia, espressione della Chiesa ortodossa che nel Paese è maggioritaria.
La situazione è in continua evoluzione e ad un mese dall'inizio del conflitto Diaconia è sempre più impegnata nell'accoglienza dei profughi che varcano il confine.
In questo mese Missione Sociale Diaconia si è attivata in 5 ambiti diversi:
1. Aiuti umanitari
Diaconia ha ricevuto una quantità di 34.804 kg di prodotti alimentari, igienici, ecc.
Sono stati distribuiti 21.500 kg di prodotti, distribuiti in 31 Centri per rifugiati.
Finora sono state raggiunte 3.300 persone.
2. Casa di accoglienza dei profughi di Diaconia
Nel Centro di accoglienza sono già state accolte 20 persone: 11 adulti e 9 bambini. Si tratta di 6 famiglie (mamme, bambini e anziani) arrivate da Odessa, Kiev e Mykolaiv.
La psicologa di MIssione Sociale Diaconia offre supporto psicologico.
3. Ludobus
L’equipe di 13 volontari del Ludobus ha visitato 9 Centri e ha portato sorrisi e gioia a 190 bambini. Attraverso giochi, canti e balli, i volontari hanno provato ad aiutare i bambini a dimenticare, anche per un po', le esperienze traumatiche degli ultimi giorni. Inoltre, sono state preparate scatole contenenti articoli di cancelleria, giocattoli e libri che sono state distribuite ai bambini.
I volontari sono stati accompagnati da una psicologa che offre supporto psicologico alle mamme.
4. Attività al confine
Due lotti di 2.000 kg di prodotti sono stati trasportati alla dogana Tudora (Repubblica di Moldova) – Starokazachie (Ucraina) e da lì sono stati prelevati dagli operatori di Caritas Odessa.
5. Nuovo “centro di emergenza” aperto a Nord
Il Centro di emergenza è stato aperto al punto di confine di Criva (Repubblica di Moldova) - Mamaliga (Ucraina) al Nord del Paese.
É stato allestito un bar abbandonato e da lunedì 21 marzo, le persone in fuga dalla guerra possono ricevere qui assistenza 24/24: pasti caldi, tè, caffè, uno spazio dove dormire, informazioni necessarie ecc. Di questo si occupano 6 operatori che lavorano a turni (2 operatori ogni giorno).
La maggior parte dei rifugiati che attraversano questo punto di confine vengono da Kiev o Donbass e di solito arrivano di notte.
Dopo una sosta breve, le persone continuano la loro strada. Alcune rimangono in Moldova, ma molte sono in transito e si dirigono verso uno dei paesi dell’Europa Occidentale.
Caritas Ambrosiana, in quotidiano contatto con i colleghi di Missione Sociale Diaconia, sta sostenendo questi interventi anche attraverso un sostegno finanziario.
MATERIALI PER LA PROMOZIONE E PER LE PARROCCHIE
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Segnalazioni di alloggi per accoglienze:
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CAUSALE OFFERTA: Conflitto in Ucraina
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