"Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace".
Questo il titolo del Messaggio per la 56a Giornata Mondiale della Pace, il decimo di Papa Francesco.
Alla presentazione del messaggio il 15 dicembre, il cardinale Michael Czerny, prefetto del dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale ha spiegato le motivazioni che hanno portato il Santo Padre ad istituire quasi 3 anni fa la Commissione Covid-19 all'interno del Vaticano, perché il suo desiderio era che "la Chiesa sia al servizio del mondo nella pandemia, per aiutarci tutti a rispondere come un'unica famiglia umana...
Questo messaggio, che riflette sul Covid e guarda avanti verso la pace, ci invita a chiedere
· Cosa abbiamo imparato dal Covid?
· Quali insegnamenti possiamo trarre da questo momento di crisi?
· Quali segni di vita e di speranza possiamo raccogliere nonostante questo momento difficile?
· Dopo tutto quello che abbiamo sofferto, quale dovrebbe essere la nostra visione dell'umanità e della società per il futuro?
· Quali sono le lezioni per la pace del tempo di Covid?
“Lasciamoci cambiare il cuore dall'emergenza che abbiamo vissuto” esorta Papa Francesco, e “mettete la parola
insieme di nuovo al centro."

Nel suo intervento, riprendendo quanto detto dal card. Czerny, la segretaria ad interim del dicastero, suor Alessandra Smerilli, ha sottolineato che il Papa già nel 2020 aveva chiesto alla Commissione di "preparare il futuro" utilizzando la scienza positiva e l'immaginazione. E prosegue che "... la pandemia ci ha rivelato più acutamente diseguaglianze e fragilità sociali e ha minato la pace in tanti luoghi del mondo. Ciò ha impegnato Commissione e Dicastero a lavorare secondo le priorità che il Santo Padre ci ha assegnato: salute, lavoro, cibo. Con un’insistenza: “per tutti”. "
Dopo un video messaggio del dott. Maximo Torero, chief economist della FAO, che ha sottolineato il problema crescente negli ultimi anni della fame e di come i problemi e le loro soluzioni siano interconnesse, è tocccato al cantante Simone Cristicchi che ha sottolineato tre parole per lui significative nel messaggio della pace del Santo Padre.
La prima parola è attenzione. Ovvero andare oltre me stesso, evadere dalla prigione del mio ego, e accorgermi che esiste il mondo, prendermi cura del microcosmo in cui vivo, e degli altri esseri umani.
La seconda parola è umiltà. Un richiamo all'humus della terra, "essere umili è sentirsi come un campo arato, pronti ad accogliere i semi di bellezza e conoscenza che tutti mi possono donare."
La terza ed ultima parola è cura. Un tema che Cristicchi ha toccato anche attraverso la sua canzone "Abbi cura di me" che ha eseguito in diretta e che si può ascoltare nel video qui sotto (minuto 25 e 17 secondi).
Per una visione integrale della conferenza stampa di presentazione del messaggio si rimanda al video qui sotto:
Qui di seguito segnaliamo due articoli di commento al messaggio:
- un articolo pubblicato sul sito della Diocesi di Milano:
Papa Francesco: per la pace dobbiamo cambiare il cuore
- un articolo pubblicato da Aleteia:
5 chiavi del Papa per tracciare insieme cammini di pace nel 2023
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La Giornata Mondiale della Pace è stata voluta da Paolo VI e viene celebrata ogni anno il primo gennaio. Il Messaggio del Papa viene inviato alle cancellerie di tutto il mondo e segna anche la linea diplomatica della Santa Sede per l'anno che si apre.