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CALLING MILANO - Corpo europeo di Solidarietà
Si è concluso a luglio 2022 il progetto Calling Milano, dopo 11 mesi di permanenza a Milano di 4 giovani volontarie dalla Germania e dalla Moldova: Mara, Rosalia, Elinor e Valeria.
Abbiamo chiesto loro che cosa hanno imparato in questo anno di volontariato, scoprilo leggendo le loro risposte!
Ciao, sono Mara
Vengo da Dortmund e ho 20 anni, sono stata volontaria presso il Centro Diurno per Disabili Monviso. In questo anno ho imparato la solidarietà, il senso di comunità, l’open-mindedness e la gratitudine, grazie al lavoro quotidiano con persone disabili nel mio centro diurno ho appreso come una comunità può occuparsi di persone fragili in modo ‘gratuito’.
Ho imparato che è importante accettare le correzioni e che gli sbagli sono una opportunità per migliorare.
Ma la cosa più importante che sento di aver imparato è quella di accettare le altre persone per come sono, con le loro abilità, personalità, i loro modi di vivere, senza giudicare
Ma la cosa più importante che sento di aver imparato è quella di accettare le altre persone per come sono, con le loro abilità, personalità, i loro modi di vivere, senza giudicare
Mi presento, sono Rosalia
Sono tedesca e ho 20 anni. Il mio progetto è stato a Taivè, un laboratorio di sartoria per l’inserimento lavorativo e sociale di donne rom e straniere. In questo anno sento di essere cresciuta come persona, questa esperienza mi ha permesso di sviluppare una maggiore consapevolezza dei miei punti di forza e di debolezza, sento di avere più autostima. Ho imparato a vivere da sola e a gestire un appartamento, far quadrare i conti con il budget che avevo a disposizione, a cucinare e a lavare.Ora sono più autonoma, sono in grado di vivere da sola.
Lavorando con donne rom ho acquisito maggiore consapevolezza delle difficoltà e situazioni di marginalità vissute da queste persone, adesso più di prima intendo impegnarmi a combattere contro le discriminazioni, l’intolleranza, il razzismo.
Piacere!
Mi chiamo Elinor, ho 19 anni e vengo da Monaco. In questo anno ho capito che è importante fare il primo passo verso le 
altre persone anche se a volte non è facile.
Facendo servizio in nel CDD Il Sorriso ho imparato ad accettare le imperfezioni, all’inizio quando facevo i lavori artistici con le persone disabili non potevo fare a meno di aiutarli e a volte sostituirmi a loro per ‘sistemare’ i loro lavori, con il tempo ho imparato che è importante che imparino loro facendo, e che non sempre le imperfezioni sono negative.
Sono arrivata in Italia che non sapevo una parola di italiano, ora posso avere una conversazione in italiano, sono molto felice e voglio continuare a studiare l’italiano anche nei miei studi futuri.
altre persone anche se a volte non è facile.Facendo servizio in nel CDD Il Sorriso ho imparato ad accettare le imperfezioni, all’inizio quando facevo i lavori artistici con le persone disabili non potevo fare a meno di aiutarli e a volte sostituirmi a loro per ‘sistemare’ i loro lavori, con il tempo ho imparato che è importante che imparino loro facendo, e che non sempre le imperfezioni sono negative.
Sono arrivata in Italia che non sapevo una parola di italiano, ora posso avere una conversazione in italiano, sono molto felice e voglio continuare a studiare l’italiano anche nei miei studi futuri.
Valeria da Chisinau
Sono Valeria, per chi non lo sa Chisinau è la capitale della Moldova. Ho svolto il mio volontariato nel Centro Diurno per Disabili Mantegazza. Il nostro progetto si è svolto durante la pandemia, questo ci ha richiesto una notevole capacità di adattamento alle varie situazioni che man mano venivano a crearsi, sia nei servizi, che nell’appartamento (in caso di quarantene).Avendo vissuto in Italia con 3 ragazze tedesche mi sento di essere più consapevole della mia cultura, ci sono differenze tra le culture ma non è difficile trovare punti in comune e fare amicizia, ho imparato a riconoscere il valore di altre culture e della diversità.
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La Caritas tra profezia e missione
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25/02/2023
Convegni
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Beati i costruttori di guerra?
Guarda la registrazione del Convegno Mondialità che si è tenuto sabato 18 febbraio 2023. Nel 60° anniversario dell’enciclica Pacem in Terris di papa Giovanni XXIII e in una condizione di guerra che coinvolge da vicino l’Europa e decine di altri Paesi nel mondo, il Convegno intende offrire una riflessione sui temi della pace e della guerra
EDITORIALE
Del Direttore:
Luciano Gualzetti
Luciano Gualzetti
Guerra in ucraina. La rete di Caritas Ambrosiana
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