Addio a don Elvio Damoli
Erede dello stile e del pensiero dei padri fondatori, Nervo e Pasini, don Elvio Damoli, scomparso sabato all’età di 88 anni è stato un uomo coraggioso, sempre dalla parte degli ultimi, capace di rendere conto delle loro ragioni. Prima di trasferirsi a Roma per assumere alla fine degli anni ’90 la direzione della Caritas nazionale, si era fatto le ossa a Napoli. Prestando servizio all’inizio come cappellano nel carcere di Poggioreale, poi come direttore della Caritas della diocesi partenopea, incarico che ricoprì in anni difficili per la Campania: il terremoto in Irpinia degli anni ’80 e la stagione di tangentopoli che terremotò la politica. Le sue origini erano, però, settentrionali. Nato Negrar in provincia di Verona, il 4 agosto 1932, era entrato nell’ordine religioso dell’Opera don Calabria e ordinato sacerdote nel 1958. Il suo stesso apprendistato nel sociale era avvenuto in Lombardia. A Milano era stato per oltre un decennio dal 1960 al 1972 insegnante ed educatore.
Mons. Giuseppe Pasini che gli cederà il timone della Caritas Italiana lo definì «uomo dotato di grande spirito di povertà che crede fino in fondo a quella educazione alla carità cristiana che è il vero motore della Caritas».
Come direttore della Caritas Italia dal 1996 al 2001, diede impulso alla crescita e alla autonomia delle Caritas diocesane, insistendo sulla formazione e spingendole ad intervenire anche nelle emergenze all’estero (Grandi Laghi, Balcani e soprattutto Albania, Kossovo), con ruoli di responsabilità come nel caso del progetto “Caschi Bianchi“. Inoltre con l'avvio di Gruppi Nazionali tematici, sostenne la necessità di attrezzarsi sul piano della conoscenza delle povertà, la ricerca delle cause, delle possibili risposte e dei servizi, mettendo in grado gli operatori delle Caritas di conoscere e contribuire a livello di dibattito culturale, ma anche legislativo, sugli indirizzi di politiche sociali. Proiettato sul mondo, non trascurò mai la dimensione locale: dall’organizzazione della Caritas parrocchiali agli osservatori delle povertà.
Intuizioni, interventi, approcci ai problemi, tutti raccontati nel volume “Abitare la carità”, edito da EDB nel 2015, che raccoglie i suoi scritti sulla povertà, la carità e le politiche sociali.
Ora che è tornato alla casa del Padre, don Elvio Damoli lascia a tutti il ricordo e l'esempio della sua grande capacità di ascolto, la sua ferma convinzione dell'importanza del dialogo, del confronto costante, della condivisione, di un cammino da costruire insieme, con l'apporto di tutte le Caritas, a servizio della Chiesa che è in Italia.