Prostituzione, multe fallimentari. Riprende la tratta delle albanesi.

Il giro di vite contro la prostituzione sulle strade, in nome del decoro, è fallito. Passata la paura delle multe, le donne costrette a prostituirsi sono tornate sulle strade. Negli stessi luoghi di prima. La tratta non si è arrestata, anzi, pare diventata ancora più raffinata e potente.  Le organizzazioni criminali che la gestiscono sono più ramificate di prima, con forti collegamenti internazionali, capaci di gestire contemporaneamente più traffici illeciti: prostituzione, droga, immigrazione clandestina. Queste le caratteristiche del mercato del sesso a pagamento, secondo l’osservazione diretta sul campo condotta dagli operatori dell’unità di strada Avenida della cooperativa Farsi Prossimo di Caritas Ambrosiana, i cui risultati sono stati discussi durante il convegno “La tratta e la prostituzione. La legge Merlin ieri e oggi”, che si è svolto nella sede di Caritas Ambrosiana, mercoledì 18 giugno.

Secondo gli operatori, superato il periodo delle ordinanze che aveva costretto gli sfruttatori a spostare le donne più in periferia o nei locali e negli appartamenti, la mappa della prostituzione è tornata quella di un tempo. Nel corso del 2013 gli operatori e i volontari Caritas, nel corso delle uscite notturne (due a settimana) hanno incontrato 292 donne, un quinto di quelle che si stimano presenti sulle strade di Milano e provincia. I luoghi in cui le hanno trovate erano quelli abituali: la circonvallazione milanese, le strade di maggiore scorrimento che si inoltrano in provincia.  Passata la paura delle multe, la prostituzione che non era mai scomparsa, è tonata dunque così più visibile.

Identica anche la geografia dei paesi di provenienza. Le rumene si confermano le più numerose (60% del totale), seguite dalle nigeriane (il 15%), presenti principalmente nell’hinterland milanese e comunque nella periferia) seguono le albanesi (il 12%) che sono tornate ad essere più presenti dopo un calo negli ultimi anni (nel 2011 erano scese al 6,5%). L’incremento e soprattutto il turn over molto elevato (il 72% delle ragazze albanesi incontrate nel 2013 sono diverse da quelle intercettate l’anno precedente) fanno ipotizzare una forte ripresa della tratta da parte organizzazioni criminali di Tirana e Valona. Le organizzazioni hanno, evidentemente, saputo sfruttare a loro vantaggio l’ingresso dell’Albania nell’area Schengen e dunque, la conseguente liberalizzazione dei visti, che permette di fare entrare le donne con un semplici permessi turistici.

Ciò che cambia, a parere degli operatori, è la dinamica dello sfruttamento. Come emerge dal primo rapporto di ricerca sulla tratta realizzata da Caritas Italiana e dal Coordinamento delle comunità di accoglienza “Punto e a capo”, il mercato del sesso è gestito da gruppi criminali con forti legami transnazionali capaci di abbinare tratta per scopo sessuale ad altri traffici illeciti: traffico di immigrati clandestini, di droga, persino di armi. Può capitare così che la stessa donna costretta a prostituirsi debba anche spacciare sostanze stupefacenti.

Oltre all’assistenza in strada Caritas Ambrosiana offre alle donne che vogliono uscire dal racket accoglienze in strutture ad indirizzo protetto: una comunità da 8 posti e tre appartamenti. Nel corso del 2013 sono state seguite 17 donne nei progetti residenziali. Di queste 7 hanno sporto denuncia per i reati subiti di tratta e sfruttamento sessuale.

«Una percentuale ancora bassa, ma che potrebbe essere incrementata se si implementassero i programmi di accoglienza e protezione previsti dall’articolo 18 del testo unico sull’immigrazione attraverso anche la creazione di un’Agenzia nazionale anti-tratta – ha osservato don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana-. Spiace, invece constatare che il dibattito pubblico sulla prostituzione è stato deviato da una campagna d’opinione contro la legge Merlin e a favore di una qualche forma di regolamentazione del mercato del sesso. Come purtroppo dimostrano anche altre esperienze europee, creare quartieri a luci rosse dove poter esercitare liberamente la prostituzione, non impedisce alle organizzazioni criminali di prosperare. D’altro canto, anche le multe contro i clienti e le prostitute, applicate in altri paesi e sperimentate anche in parte in Italia per iniziativa di qualche Comune nel recente passato, hanno dimostrato di non essere affatto un efficace deterrente. La sola strada è sciogliere il vincolo che lega le donne ai loro sfruttatori, aiutarle e favorire le denunce, incontrale e far capire che non sono sole e che possono chiedere aiuto. Così si potranno anche aggredire le organizzazioni criminali e aiutare le ragazze che ne sono vittima».

«Inoltre – ha aggiunto il direttore di Caritas Ambrosiana – occorre interrogarsi sulla domanda di sesso a pagamento. Il fatto che la prostituzione sia il mestiere più antico del mondo non può spingerci a buttare la spugna. Il numero così elevato di clienti, che con il loro atteggiamento si rendono conniventi di organizzazioni criminali, rappresenta una grave emergenza educativa che la società e la chiesa in particolare devono affrontare».

Scarica i dati relativi ai servizi a favore delle donne vittime di tratta
Scarica la ricerca di Caritas Italiana e CNCA "Punto a capo sulla tratta" realizzata per la giornata europea contro la tratta di esseri umani
newsletter
Iscriviti alla nostra newsletter
Regali solidali
EVENTI E INIZIATIVE
12/05/2025
Iniziative

Info Cantieri 2025

Ti aspettiamo in sede per approfondire le proposte dei Cantieri della Solidarietà 2025, campi estivi in Italia e all'estero. Leggi come iscriverti

21/04/2025
Iniziative

Refettorio Ambrosiano: Giovani volontari cercasi - SOLD OUT

Esperienza di volontariato per giovani 18-35 anni

29/03/2025
Iniziative

Verso Roma - I luoghi "segni di speranza"

Sabato 29 marzo 2025, i preadolescenti e gli adolescenti della Diocesi di Milano sono invitati a vivere una giornata giubilare speciale...

15/02/2025
Convegni

Giubileo e remissione del debito. A che punto siamo?

L'appuntamento tradizionale del Convegno diocesano mondialità quest'anno, in occasione del Giubileo, ritorna sul tema della remissione del debito, che già ci ha visto impegnato nel 2000

EDITORIALE

Del Direttore: 
Luciano Gualzetti



 

Caro-energia: noi ci siamo, bonus e sussidi non bastano

Il caro-energia è tornato a mordere. E a scavare preoccupanti voragini, nei conti di numerose persone e famiglie... Leggi qui


IN EVIDENZA
Iniziative
Iniziative
Tabella trasparenza
Trasparenza 2024

Ai sensi di quanto previsto dalla legge 124/2017, si comunica quanto la Fondazione Caritas Ambrosiana ha ricevuto nel corso dell’anno 2024 dalla pubblica ammini ...

Iniziative