Blitz alle sedi Caritas. Atti intimidatori anche a Magenta.
Davanzo: «Andremo avanti. No alle speculazioni sulla paura della gente»
Mentre gli skinhead veneti colpivano le Caritas diocesane del Nord Italia, un’altra organizzazione di destra prendeva di mira il centro di accoglienza di Magenta. Due atti diversi con la stessa matrice culturale.
«Siamo sempre aperti al dialogo e al confronto anche con chi non la pensa come noi. Ma certamente non ci faremo intimidire da chi semina odio, tantomeno in un momento difficile come questo dove bisognerebbe usare ancora di più la testa e non la pancia per affrontare i problemi che abbiamo di fronte – ha commentato don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana, riferendosi alle azioni dimostrative rivendicate da alcune organizzazioni di estrema destra –. Siamo convinti che il nostro impegno a favore dei migranti ispirato alla Parola del Vangelo vada a vantaggio di tutti, perché serve a tessere quei legami sociali che sono il migliore antidoto alla radicalizzazione e al fanatismo».
Il 25 novembre, gli operatori del centro di accoglienza “La Vinceziana”, gestito dalla cooperativa Intrecci della Caritas Ambrosiana, hanno trovato sul cancello dei volantini con la scritta “Rimpatriato immediato dei clandestini. Cento sconosciuti. Cento bombe pronte ad esplodere” a firma di Forza Nuova. Analoghi volantini sono stati ritrovati in Comune. Il materiale è all’esame degli inquirenti.
Sempre nella stessa mattinata davanti a diverse sedi della Caritas e alla sezione del Pd nel Nord Italia sono stati trovati dei manichini dipinti con i colori della bandiera italiana e dei manifestini funebri. Il gesto è stato rivendicato da Veneto fronte Skinhead che spiega che l’atto dimostrativo avvenuto nella notte del 24 novembre è stato compiuto per denunciare chi continua a condurre un chiaro disegno politico finalizzato all'annientamento dell'identità italiana" con leggi di "distruzione di massa" come quella sullo ius soli e il "favoreggiamento di un'invasione pianificata di orde di immigrati extraeuropei". Le Caritas interessate sono state: Como, Brescia, Crema, Lodi, Reggio Emilia-Guastalla, Piacenza-Bobbio, Trento, Mestre, Vicenza e Treviso.
Leggi l'intervista rilasciata da Don Roberto Davanzo a
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