Caritas Ambrosiana, unendosi al
cordoglio espresso dall’
arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini nel messaggio inviato a nome della comunità cristiana diocesana, esprime le condoglianze più sincere alla famiglia, ad amici e connazionali, ai compagni di viaggio di
Bubacarr Darboe, il giovane (18enne, era nato il 6 febbraio 2005) annegato ieri, mercoledì 19 luglio, nelle acque del lago, a Lecco. Il giovane era ospite dal giorno precedente della Casa della Carità, la struttura di accoglienza aperta da Caritas Ambrosiana nel cuore del capoluogo lariano, inviato insieme ad altri migranti dalla Prefettura di Lecco, in attesa dell’inserimento in un Cas (Centro di accoglienza straordinaria governativo), che avrebbe dovuto avvenire entro alcuni giorni.
Bubacarr e 5 connazionali, accolti in Casa della Carità insieme a un altro giovane migrante ivoriano, si erano recati al lago per trovare refrigerio date le alte temperature del periodo. La discesa in acqua gli è stata fatale: atroce e beffardo destino, per un giovane partito poco più di due mesi fa dal
suo villaggio, Farato, e
sbarcato a Lampedusa venerdì scorso, dopo aver attraversato Mali e Sahara in Algeria, e aver solcato il Mediterraneo salpando dalla Tunisia. Tutto, per costruire a se stesso e alla famiglia d’origine (padre, madre, altri 3 fratelli e 2 sorelle, lui era il minore della nidiata) una vita migliore.
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Siamo sgomenti per l’accaduto e profondamente addolorati – afferma
Luciano Gualzetti, lecchese, direttore di Caritas Ambrosiana –
per la sorte toccata a un ragazzo che, come tanti suoi conterranei, coltivando un sogno di progresso personale e comunitario ha messo in gioco la sua vita, affrontato stenti e pericoli, dimostrato intraprendenza, forza d’animo e coraggio. Nelle poche ore in cui abbiamo potuto conoscerlo, si è dimostrato un giovane vitale, simpatico, curioso». Del suo gruppo, è quello che
ha fatto più domande, stupendosi per il servizio gratuito dei volontari alla Casa della Carità, organizzando un video per ringraziare per l’aiuto materiale e l’accoglienza ricevuti, pregando martedì sera per oltre un’ora, lui musulmano osservante, per “recuperare” le preghiere che non aveva potuto fare nei giorni precedenti. Il suo sogno è svanito, con i suoi giorni, quando era a un passo dal cominciare a realizzarlo.
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Con la Prefettura, ci stiamo occupando dell’assistenza morale e psicologica ai compagni di viaggio di Bubacarr – conclude Gualzetti –.
E abbiamo contattato sin da ieri sera padre, fratello, sorella e zio del giovane: al loro lutto e alla loro disperazione Caritas Ambrosiana e decanato di Lecco intendono rispondere tramite la preghiera di domenica, durante la Messa delle 10 nella Basilica di San Nicolò, e una raccolta fondi solidale, per finanziare il rimpatrio della salma e consentire il funerale nel luogo di nascita. E magari, se sarà possibile, realizzare un piccolo segno di solidarietà e speranza, che sostenga la famiglia e la comunità d’origine ed esprima la convinzione che il viaggio di Bubacarr non è stato vano».
Per sostenere la raccolta fondi di Caritas Ambrosiana "In ricordo di Bubacarr"
Causale:
In ricordo di Bubacarr /
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