Diminuiscono gli stranieri e aumentano gli italiani che chiedono aiuto ai centri di ascolto Caritas del Varesotto. È quanto emerge dai dati per zone pastorali riportatati
dall’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse di Caritas Ambrosiana nel
XIV Rapporto sulle povertà nella Diocesi di Milano.
L’indagine nel territorio varesino è stata condotta su un campione significativo di 7 centri di ascolto, 1.374 utenti, 6.006 richieste.
Secondo la ricerca gli italiani che sono dovuti ricorre all’assistenza di un centro di ascolto Caritas sono stati nel 2014 il 31,8%; mentre gli stranieri il 67,2%. Benché dunque gli immigrati rappresentino ancora la maggioranza degli unenti dei servizi erogati dalla Caritas, negli anni della crisi il loro numero è andato diminuendo.
Dallo scoppio della crisi, infatti, le presenze registrate dai centri di ascolto del campione della zona 2 di Varese hanno fatto registrare un aumento nel 2009, per poi avere un andamento altalenante ed assestarsi nel 2014 sulle 1.374 unità (-19,3% rispetto al 2008).
Il calo ha riguardato soprattutto gli stranieri (-29,8%), mentre gli italiani tra il 2008 e il 2014 sono aumentati del 17,8%. Questo ha determinato il fatto che nel 2014 è stato italiano quasi un utente su tre mentre nel 2008 era uno su cinque.
Il dato è in linea con quello registrato anche nelle altre zone pastorali della Diocesi. Secondo Caritas Ambrosiana, tuttavia, questo calo solo in parte si può spiegare con la decisione dei migranti di rientrare nel loro paese d’origine. La diminuzione, infatti, è anche dovuta alla capacità degli stranieri, specie quelli provenienti dall’Est-Europa, di aiutarsi tra loro o di cercare sostegno fuori dai circuiti Caritas.
Tra gli altri dati più eclatanti anche il numero di persone che ha chiesto sussidi economici più che raddoppiato rispetto al periodo pre-crisi (+132,5%) segno di un generale impoverimento della popolazione.
Altri dati.
Dall’analisi dei dati chi chiede aiuto ai centri di ascolto nel Varesotto sono
-
soprattutto donne (61,9%)
-
gli stranieri provengono da Marocco (23,5%), Albania (11,3%), Romania (7,8%), Ucraina (7,6%), Perù (7,5%)
-
gli italiani hanno in prevalenza tra i 35 e i 44 anni, gli stranieri sono in media più giovani: il 33,9% dei regolari ha tra 25 e i 34 anni
I bisogni più diffusi sono il reddito (79,3%), il lavoro (59,5%), la casa (il 17,5%)