Operatori e volontari di Caritas Ambrosiana, insieme ai colleghi della Curia Ambrosiana, si sono riuniti oggi per un momento di meditazione nella Chiesa di San Bernardino, in occasione della Giornata mondiale di preghiera, digiuno e penitenza per la pace, promossa da papa Francesco. L’incontro è stato l’occasione per ribadire vicinanza a solidarietà alle comunità e alle persone afflitte, in Medio Oriente, ma anche in altre parti del mondo, da situazioni di guerra aperta e violenza diffusa. E per unirsi agli appelli del Papa e dei patriarchi e i leader delle Chiese di Gerusalemme, che alla comunità internazionale hanno chiesto di intensificare gli sforzi «per raggiungere una pace durevole, giusta e sostenibile», condannando «ogni forma di attacco ai civili» e chiedendo «un immediato cessate-il-fuoco», volto anche a consentire i necessari interventi umanitari.
La Giornata è anche occasione per testimoniare l’impegno di Caritas Ambrosiana a favore delle vittime del conflitto riacutizzatosi in Terra Santa, dopo gli attacchi terroristici dello scorso 7 ottobre. Proprio oggi, Caritas Internationalis ha diramato alle organizzazioni aderenti un Rra (Rapid response appeal – Appello a risposta rapida), stilato insieme a Caritas Gerusalemme al fine di raccogliere risorse per realizzare azioni di estrema urgenza nel territorio di Gaza.
Caritas Gerusalemme ha una lunga esperienza di lavoro umanitario e sociale in Terra Santa, sui versanti della sanità (clinica e unità mobili), del sostegno socio-economico a comunità e persone in povertà, della promozione del dialogo e di una cultura di pacifica convivenza. A Gaza (dove Caritas Gerusalemme ha dovuto scontare un doloroso lutto, per la morte di una sua giovane operatrice, Viola Al ‘AMash, e dei suoi più stretti famigliari, avvenuta il 19 ottobre a causa di un missile che ha colpito un salone adiacente la chiesa ortodossa di San Porfirio) le attività Caritas sono sospese dall’inizio dell’attuale crisi, ma l’Rra fornirà gli strumenti per riavviarle, non appena le condizioni lo consentiranno.
L’appello, in particolare, mira ad alleviare lo stato di prostrazione che colpisce la popolazione civile a Gaza, fornendo assistenza sanitaria d’urgenza (cure mediche primarie e medicinali), distribuendo kit alimentari e con prodotti igienici di base, erogando aiuti economici a persone o famiglie fragili, sostenendo la salute mentale degli operatori pastorali e umanitari.
Caritas Ambrosiana intende contribuire agli sforzi di Caritas Gerusalemme e Caritas Internationalis. Per questo motivo, ha promosso una raccolta fondi per sostenere i primi interventi d’urgenza a Gaza e supportare gli ulteriori progetti che, anche nel lungo periodo, verranno attivati a favore delle vittime del conflitto, appartenenti a entrambi i popoli, a Gaza, ma anche in Cisgiordania e Israele.
«La violenza genera violenza, la guerra solo altra guerra – commenta Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana –. Ci uniamo alle preghiere del Papa e della Chiesa, e alle azioni della nostra rete pastorale e umanitaria, per cercare di dimostrare che, anche negli scenari in cui la logica della guerra, della sopraffazione e della morte appare invincibile, la causa del dialogo, della reciproca comprensione, della convivialità delle differenze non solo non è persa, ma è anche l’unica via possibile per garantire sicurezza, libertà, giustizia e condizioni di vita dignitose a ogni uomo e donna, ogni comunità, ogni popolo».
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