Accoglienza straordinaria Covid 19
La diffusione in Italia della pandemia di Covid-19, con i primi casi accertati a febbraio del 2020 e con la successiva e rapida crescita dei contagi, soprattutto in Lombardia, ha creato una forte preoccupazione per la possibilità che il virus potesse ‘entrare in carcere’, in una situazione di sovraffollamento e di forte incidenza di patologie nella popolazione detenuta, con il timore che la situazione potesse, come ha subito notato papa Francesco, “diventare una tragedia”.
Già alla fine di febbraio Caritas ambrosiana, anche in risposta alle sollecitazioni ricevute da parte del Tribunale di sorveglianza di Milano e del Provveditorato regionale per l’amministrazione penitenziaria (PRAP), è intervenuta per mitigare l’emergenza e contribuire a ridurre il sovraffollamento negli istituti penitenziari della diocesi, accogliendo specialmente le persone più a rischio, per la loro precaria situazione di salute, in caso di contagio. Per rispondere a questa emergenza sono stati individuati una trentina di posti letto distribuiti in diverse strutture nel territorio diocesano, messe a disposizione dalle cooperative L’Arcobaleno, Farsi Prossimo, Intrecci e Comunità del Giambellino.
Il progetto è proseguito per un anno, fino all'attivazione di specifici interventi di accoglienza da parte delle amministrazioni pubbliche. Anche oltre questo termine, Caritas Ambrosiana ha garantito la prosecuzione dei percorsi di accoglienza e accompagnamento per le persone accolte in occasione dell'emergenza sanitaria, molti dei quali sono tuttora in corso.