Avete mai pensato a quanto una persona che vive all’interno della nostra famiglia, che si prende cura dei nostri figli e dei nostri affetti possa influenzarci e condizionarci?
Nuove lingue, abitudini, culture più ricche, conoscenze, tradizioni e punti di vista diversi... Tutto questo è ciò che una “collaboratrice domestica” porta con sé nelle nostre vite, nelle nostre case e tra i nostri familiari.
Svolgendo il loro lavoro, queste donne costruiscono relazioni affettive con i membri della casa in cui sono impiegate, condividendo ricordi, storie, abitudini e pratiche culturali: sono una presenza a tutto tondo che influenza l’ambiente familiare molto più di quanto possiamo probabilmente realizzare!
Il sistema della Kafala è un sistema di sfruttamento lavorativo diffuso in molti paesi del Medio Oriente e della Penisola araba, tra i quali anche il Libano. Tramite diverse agenzie e una rete di sponsor, donne principalmente provenienti dal sud est asiatico e dalla costa orientale africana vengono
impiegate come lavoratrici domestiche e collegate alle famiglie che diverranno i loro datori di lavoro.
Attraverso questo sistema denominato “Kafala”, quindi, privati cittadini-datori di lavoro diventano pienamente responsabili della lavoratrice e le donne vengono così esposte a facili sfruttamenti e abusi e, nella maggior parte dei casi, anche i contatti con il mondo esterno alla casa-luogo di lavoro vengono proibiti o limitati.
Caritas Libano sostiene queste donne nel momento in cui, uscite dal contesto di sfruttamento lavorativo, si trovano irregolari sul territorio libanese. Non è raro, difatti, il trattenimento del loro documento di identità da parte del datore di lavoro.
È in questi luoghi di protezione chiamati “shelter” e nel confronto con queste donne, che è nata l’idea di “Alf Qossa w Qossa - Mille e una storia, storie delle buonanotte migranti”.
Un libro che ha l’obiettivo di far crescere nella società libanese la consapevolezza multiculturale e il riconoscimento della “lavoratrice domestica migrante”, come persona che porta con sé una storia e un vissuto, al di là del ruolo lavorativo che in quel momento ricopre.
In che modo questo libro contribuisce a raggiungere questi obiettivi?
“Alf Qossa w Qossa” raccoglie le ninna-nanne e le storie della buonanotte che le ex lavoratrici domestiche accolte negli shelter Caritas cantavano e raccontavano ai figli dei loro datori di lavoro la sera per farli addormentare, condividendo, così, una parte della loro cultura.
Troverete otto favole della buonanotte e quattro QR-code con link di supporto, attraverso i quali potrete ascoltare quattro diverse ninna-nanne.
Queste voci provengono dal Kenya e dallo Sri-Lanka, le due principali nazionalità delle donne presenti negli shelter durante il 2022 e il 2023.
Il progetto di questo libro è stato sviluppato da Caritas Libano in collaborazione con Caritas Ambrosiana, grazie al lavoro volontario di Francesca Lacitignola, Letizia Goldone e Silvia Bertoldi, operatrici in Servizio Civile Universale con Caritas Ambrosina e grazie alla collaborazione di molte donne ospitate negli Shelter di Caritas Libano nel periodo compreso tra ottobre 2022 e aprile 2023.
È a queste donne che questo libro viene dedicato. Alla loro forza, alla loro dedizione. Al loro esempio di coraggio, al loro essere un racconto di emancipazione.
Alla loro voce, che mai nessuno potrà fermare e che arriva lontana, superando ogni confine.
Per richiedere il libro
Alf Qossa W Qossa scrivere una email a
documentazione@caritasambrosiana.it o telefonare al numero
02/76037283