Il network di Caritas Internationalis si è prontamente attivato per portare i primi aiuti di emergenza e un team è riuscito a raggiungere Leyte in barca.
Gli operatori affiancano e collaborano a stretto contatto con il
National Secretariat for Social Action-Justice and Peace (Nassa),
la Caritas nazionale delle Filippine, attiva nel Paese dal 1966.

L’impegno sul territorio della NASSA- oltre che nelle ricorrenti emergenze - si
attua attraverso quattro modalità di intervento:
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Programma Paese: traccia le principali linee di intervento su scala nazionale, incentrate sull’aiuto materiale e sull’evangelizzazione.
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Programmi tematici: sviluppo rurale e agricoltura sostenibile, protezione e promozione del creato, infanzia e programmi di genere.
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Programmi speciali: soccorso e riabilitazione per fronteggiare le numerose catastrofi naturali, "Alay kapwa", un programma di intervento integrale per sconfiggere la povertà, attraverso sostegno, formazione, sviluppo di microimprenditoria, e sensibilizzazione della comunità civile.
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Programmi di sviluppo regionali: programmi integrali di sviluppo specifici per le varie regioni del paese.
LE PRIME STIME DEI DANNI
Si stima che il tifone Haiyan abbia distrutto circa il 70%-80% delle strutture e delle coltivazioni tra le province costiere di Leyte e Samar. Secondo la stima dell’OMS, le persone direttamente o indirettamente colpite dall’emergenza umanitaria sarebbero 9,5 milioni. Secondo l’Unicef, i bambini coinvolti sarebbero 4 milioni.
I BISOGNI PIÙ URGENTI INDIVIDUATI SONO:
ACQUA POTABILE
CIBO
SERVIZI IGIENICO-SANITARI
ALLOGGI DI EMERGENZA
PIÙ DI MEZZO MILIONE DI SFOLLATI
Il “Dipartimento del welfare e dello sviluppo” (DSWD) stima che siano almeno 618.175 sfollati di cui 435.701 accolti all’interno di 1.458 centri di evacuazione.
I dati sono ancora parziali a causa delle enormi difficoltà logistiche e di comunicazione e i tecnici delle principali società di telecomunicazioni e di Telecoms Sans Frontiere stanno attualmente lavorando sul ripristino della rete.
LE ISOLE HANNO SUBITO DANNI GRAVISSIMI
I team di UNDAC (United Nations Disaster Assessment and Coordination) che hanno condotto le valutazioni aeree sulle isole di Leyte e Samar dell'UNDAC hanno descritto un livello di distruzione pari allo Tsunami che nel 2004 si sviluppò nell'Oceano Indiano.
A Tacloban è arrivata un’onda di circa 10 metri. Non c'è elettricità, acqua o cibo. Il terminal dell'aeroporto e le stazioni di rifornimento sono completamente distrutti.
Un rapporto da Leyte evidenzia che le strade in direzione nord che attraversano l'isola sono devastate. Così anche Ormoc City, che si trova sul lato occidentale dell'isola, ben lontana dalla zona colpita direttamente dal tifone.