Un
sisma di magnitudo 7,8 gradi della scala Richter ha colpito sabato 16 aprile, intorno alle 19 ore locali (la notte del 17 in Italia) la costa nord dell'Ecuador, nel
cantone Muisne, a circa 170 km a nord-ovest della capitale Quito.
L'epicentro si registra ad una trentina di km a sud-est di Muisne, zona turistica e dedita alla pesca.
Ad oggi il Ministero della Sicurezza ecuadoregno annuncia un
bilancio provvisorio di 507 morti,
centinaia di persone ancora disperse,
oltre 4.500 feriti e
numerosi danni ad abitazioni, scuole e infrastrutture.
Mons. Walter Heras Segarra, vescovo di Zamoran e presidente della
Pastoral Social Caritas Ecuador ha subito inviato un messaggio di vicinanza e solidarietà alle persone colpite e alle loro famiglie.
Il Segretario esecutivo d
i Caritas Ecuador, Mauricio Lopez, ha confermato l'impegno della Caritas locale, attraverso il
coinvolgimento delle Caritas delle diocesi colpite per portare i primi aiuti e rilevare i bisogni più urgenti. A causa delle piogge, molte strade sono inagibili ed è difficile raggiungere le zone colpite.
Si stanno raccogliendo altresì le informazioni necessarie per poter coordinare nelle prossime settimane un intervento articolato con il supporto del network di Caritas Internationalis.
Caritas Ambrosiana riprende l'appello di
Caritas Italiana e lancia una raccolta fondi a favore della popolazione ecuadoregna colpita dal sisma.
COME DONARE
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CAUSALE: TERREMOTO ECUADOR
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